IL PROGETTO
Hábitandando nasce nel 2015 da un'idea di Dialoghi in Architettura, una rete di professionisti e studenti. É pensato per essere un laboratorio permanente di riflessione sulla relazione tra uomo e città.
Hábitandando è camminare, è andare lungo un itinerario, nella forma di un laboratorio che si alimenta e si produce dall'osservazione e dall'ascolto diretto ed esperienziale. Il progetto cerca di recuperare un sapere che si alimenta conoscendo luoghi, persone, profumi, ambienti, storie. Hábitandando si compone di due termini apparentemente contraddittori: abitare e andare. Non è turismo: abitare nella sua radice etimologica è habere: possedere. Il turismo ordinario utilizza un habitat, gli è difficile “possedere”, vivere intensamente facendolo proprio, poiché non è negativa nemmeno l'intenzione di utilizzare un prodotto a proprio vantaggio. Hábitandando non è accademia nell'uso corrente del termine, non è stare seduti a imparare come in un laboratorio. Andare, ha come radice aditare, che significa: entrare, accedere. Imparare quindi, come accesso all'ignoto, al curioso: a ciò che non possediamo; e devi vivere per imparare. Devi avere, sapere.
Hábitandando si ispira all'esperienza che il Grand Tour proponeva a studenti e viaggiatori, un rosario di tappe dove la vera conoscenza è il risultato dell'osservazione diretta dei fenomeni e delle cose, grazie alla raccolta dei dati. La lista di coloro che hanno intrapreso questi viaggi in Italia è lunga e il frutto non è stato solo a livello personale, si è evoluto in importanti operazioni culturali e sociali, contribuendo alla conoscenza e allo sviluppo delle più svariate discipline.
Cosa ci si può aspettare da Hábitandando? Forse potrebbe essere il piacere o la soddisfazione di vivere un'esperienza insieme ad altri; forse la sorpresa nel guardare territori sconosciuti e non così "scontati" come la fantasia può suggerire. Entrare nei rapporti tra pubblico e privato, tra ambiente e costruito, tra intervento pubblico e mercato, tra infrastrutture e ambiente, tra interessi contrastanti, anche ambigui.
Non è la raccolta di selfie davanti al Colosseo, basiliche o monumenti famosi. Hábitandando esplora il piccolo, l'inaspettato e la novità. Cerca gli estremi. Vuole dare un'idea di un territorio e di un paese al di là dell'ovvio e per questo si avventura in percorsi insoliti e si propone di trovare nuove prospettive e nuovi stimoli.
IL TEAM HÁBITANDANDO
La passione dietro la nostra attività
IOLE PARISI
Nata a Catanzaro in Calabria, nel 1958, ho frequentato il liceo Classico e la Facoltà di Architettura.
Ho praticato la professione per diversi anni presso il Centro Internazionale di Loppiano, in provincia di Firenze, collaborando alla redazione dei Piani Urbanistici Attuativi del Centro e occupandomi insieme all’ equipe di architetti e artiste del Centro Ave Arte della progettazione e realizzazione di edifici civili e religiosi in Italia.
Con la rete internazionale di (www.dialoghinarchitettura.org), laboratorio permanente di riflessione intorno ai temi dell’urbanistica e dell’architettura, ho promosso attività formative e culturali. Tra queste dal 2015 al 2019 ho collaborato alle diverse edizioni del workshop itinerante in Italia e in Colombia “Hábitandando”.
La possibilità di viaggiare in diverse parti del mondo dalla Colombia all’Equador, dal Brasile all’Argentina, dalle Filippine al Kenya e in alcune nazioni Europee oltre al contatto diretto con le culture, le ricchezze e le sfide dei diversi Paesi, all’intrecciare dialoghi con quanti in vario modo lavorano con le città e i territori, ha accresciuto dentro di me la certezza che ‘fare architettura’ è entrare profondamente nella storia di un territorio che con le sue caratteristiche è un terreno stratificato di storia, radice e frutto di un popolo, espressione della sua civiltà e di conseguenza la passione di lavorare insieme a quanti possono orientare verso il meglio le nostre città e i nostri territori.
MARIO TANCREDI
Nato a Giulianova in Abruzzo, nel 1968; ho frequentato liceo Artistico e Facoltà di architettura.
Ho praticato la professione viaggiando nel mondo: prima in Italia, a Roma e Toscana, poi nel mondo, specialmente a Bogotà, dove sono stato docente presso la facoltà di Ciencias del Habitat dell’Universidad de la Salle.
Attualmente vivo a Rocca di Papa e sono docente di urbanistica al Politecnico di Milano.
E in tutti questi anni ho potuto “abitare” oltre che luoghi, questioni che mi hanno appassionato e spinto a promuovere azioni, pratiche, associazioni e reti di lavoro.
E ho “viaggiato” esplorando e intrecciando temi, rapporti, attività, creatività. Con le università per lavorare su territorio e paesaggio, con le Università e la rete di Dialoghi in Architettura (www.dialoghinarchitettura.org), con la creazione di workshop itineranti che poco a poco hanno abbracciato oltre l’architettura, anche altre discipline. Con amici e colleghi altre attività e reti ancora come con l’associazione Culturale “Il Varco” (ci trovi su Facebook, nel gruppo il Varco) che ha nei piccoli borghi degli Appennini il suo centro di attività interdisciplinare tra musica, cinema, letteratura e architettura. Con collegi e amici ancora, con attività che legano le scienze dell’habitat con l’economia, la cultura e società (www.planetb.it).
PAOLO D'ONOFRIO
Nato a Pescara nel 1993. Affascinato da tematiche come tecnologia e mobilità, società e salute, sono stato assistente alla didattica presso la facoltà di architettura di Pescara; qui mi sono laureato facendo ricerca sul tema dell’Intelligenza Artificiale e di come questa tecnologia potrà impattare sul mondo della progettazione, sulle nostre città (smart), sulle nostre vite. Tramite il programma Erasmus+, sono stato borsista presso Université de Liège in Belgio, immerso in un contesto multiculturale; ho inoltre partecipato a progetti internazionali in Estonia e Turchia per la sensibilizzazione sul tema “rifugiati, sfollati interni e apolidi”. Ho lavorato sia nel campo architettonico che in quello del Industrial Design e Rapid prototyping/manufacturing. La passione per il viaggio e l’architettura mi hanno portato, tra le varie, in Colombia; qui ho partecipato ad Hábitandando 2017 alla scoperta del cibo, cultura e territorio colombiani, iniziando la mia collaborazione con la rete di Dialoghi in Architettura. Viaggiando per Europa, Africa e America Latina, si è consolidata sempre più la convinzione personale che la diversità di ogni genere ci arricchisce e non ci deve separare, ma unire.
FREDY LEONARDO OSTOS PAVA
Architetto professionista con una visione globale, sensibile ai problemi sociali e ambientali. Con esperienza nella pianificazione, progettazione e realizzazione di progetti immobiliari.
Partner dello studio SP Arquitectos a Bogotá; studio di progettazione e strutturazione di progetti immobiliari, socio fondatore della Fondazione Labitat con cui partecipa attivamente a reti di lavoro e ricerca internazionali intorno a soluzioni di habitat urbani e rurali quali: Associazione il Varco e Dialoghi in Architettura.
Attualmente collaboro con il Segretario dell'Habitat dell'Ufficio del sindaco di Bogotá come consulente per lo sviluppo di diagnosi e formulazione di progetti strategici degli interventi integrali del Segretario distrettuale di Habitat.
ELISA PANATO
Nata a Verona nel 1981, ho frequentato l'istituto universitario di architettura di Venezia e sono dottore di ricerca in storia dell'architettura. La ricostruzione dei centri storici italiani nel secondo dopoguerra, le trasformazioni del tessuto urbano tra XIX e XX secolo, in Italia e in Europa, sono stati temi di appassionato approfondimento. La qualità della nuova edificazione, la tutela del patrimonio storico artistico e del paesaggio italiano, il restauro e il rapporto tra la tradizione e l'innovazione sono stati oggetto di alcune pubblicazioni. Dopo aver lavorato in Italia come architetto, ho unito alla passione per l'architettura quella del viaggio. A Gerusalemme, a Nairobi, a Shanghai, a contatto con diverse culture ho approfondito sul campo diversi modi di abitare ed ho sperimentato una comprensione più profonda dei tratti tipici della cultura italiana. La partecipazione a Dialoghi in Architettura e all'esperienza di Hábitandando traduce quest'esperienza dove l'abitare è andare a conoscere le radici culturali, le realtà sociali per la progettazione del nuovo.
LUÍSA BARBOSA RODRIGUES
Sono brasiliana, nata nel 1993 a Brasilia, città simbolo dell'architettura moderna del Brasile. Ispirata da questo ambiente, ho studiato architettura e urbanistica all’università di Brasilia. Durante gli anni di studio, sono stata tirocinante presso l'ARCHITECH Consultoria & Planejamento Ltda, a Brasilia, presso l'atelier Itinerante e il Banco do Brasil, nel team d'ingegneria e architettura. Sono stata borsista nel programma Science without Borders, presso il Waterford Institute of Technology a Waterford, in Irlanda, nel 2014 - 2015. Da quest'esperienza di scambio interculturale ho maturato una passione per il viaggio, per la conoscenza di contesti storici, politici e sociali, per la scoperta di nuove culture, di modi diversi di sviluppare la citta' e di abitare. Con una nuova sensibilita' ai differenti contesti urbani e alle loro ricchezze culturali, ho compreso come queste possano essere tradotte in una nuova architettura locale e sostenibile.